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La necessità d’innovare per vivere a ritmo del mondo

La necessità d’innovare per vivere a ritmo del mondo

Per rimanere sul mercato e migliorare la propria posizione gli imperativi sono innovazione, globalizzazione e digitalizzazione.

 

Quanto è importante l’innovazione al giorno d’oggi e cosa significa veramente innovare per le aziende?

L’innovazione trasforma, la novità aggiunge: è una distinzione da tenere bene a mente, quando si tratta di ragionare sul futuro delle aziende. Inevitabilmente, anche le organizzazioni aziendali sono sottoposte ai cambiamenti economici e culturali di questi anni e per elaborare prodotti e servizi desiderati dai consumatori, è necessario un uso migliore della creatività”.

Questo il pensiero di Gabriele Caramellino, giornalista e saggista, che dal 2008 collabora con Il Sole 24 ore, come autore del Blog In cerca di idee su Nòva100- Sole 24 Ore, e curatore del volume collettivo ItaloGlobali. Viaggio nell’Italia che vive al ritmo del mondo (Fausto Lupetti Editore, Bologna 2014, pp. 302), dedicato alle esperienze positive di un’Italia che ha saputo investire nel futuro rimanendo al passo coi tempi.

In un’epoca come la nostra in cui i mercati sono diventati molto più globali rispetto al passato è fondamentale ragionare in un’ottica al passo coi tempi, ampliando il raggio del proprio sguardo ad un orizzonte ben più ampio del proprio territorio o Paese, ma soprattutto sintonizzandosi sullo spirito del tempo presente, che vede come parole chiave oltre a globalizzazione, digitalizzazione ed innovazione.

L’economia di oggi infatti è digitale, quindi basata sulla produzione e commercializzazione di beni immateriali come i servizi, che hanno bisogno di potenziare la competenza strategica della comunicazione per poter diffondere il proprio brand, i propri prodotti e le proprie idee, e per far questo è necessario affidarsi al web, il mezzo attraverso cui sempre più si diffondono conoscenza ed informazione.

Questo aspetto della nuova economia digitalizzata sembra molto difficile da capire soprattutto per gli italiani, sottolinea Caramellino, ma ormai il mondo immateriale delle relazioni umane e professionali mediate dalle tecnologie si è affiancato in modo  stabile alle pratiche comunicative dirette.

Per generare innovazione in azienda è dunque necessario acquisire una maggior apertura mentale, che includa competenze di tipo umanistico e capacità di focalizzare il proprio obiettivo all’esterno, addirittura all’intero mondo. Ciò implica la necessità da parte delle imprese di dover affrontare una realtà molto sfidante, ma che sottende anche numerose possibilità, da qui nasce la necessità d’innovare: per le grandi aziende al fine di mantenere la posizione sul mercato, per le piccole e medie per riuscire a rimanere sul mercato; altrimenti l’alternativa per tutti è la scomparsa. “Questo è un bivio che qualsiasi organizzazione aziendale è chiamata ad affrontare al giorno d’oggi”.