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Progetto Erasmus+ KA2 “PRINT STEM”

PRINT STEM - Pedagogical Resources IN TeachingScience, Technology, Engineering, Mathematics (Project No. 2014-1-IT02-KA201-004204)

Il progetto

Cisita Parma è main partner nell’ambito del Progetto Erasmus+ KA2 “PRINT STEM”, che intende diffondere l’utilizzo delle stampanti 3D nelle Scuole Secondarie per rafforzare l’insegnamento delle materie matematico-scientifico, come antidoto all’abbandono scolastico.

PRINT STEM è un progetto guidato dal capofila IISS “Agostino Berenini” di Fidenza (PR), da cui è nata l’idea di utilizzare le più moderne tecnologie nel tentativo di ingaggiare gli studenti proprio nelle materie più ostiche, la matematica e le scienze, risvegliando il loro interesse grazie ad attività interattive che coinvolgano direttamente i ragazzi.

Seguendo un progetto pilota attuato nel 2013 da 21 scuole secondarie del Regno Unito, con il finanziamento del Dipartimento dell’Educazione, il programma mira a replicare la buona prassi a livello europeo, mediante una rete internazionale nata proprio grazie al progetto Erasmus+.

La forza del progetto PRINT STEM (ove STEM è da intendersi Science, Technology, Engineering, Mathematics) è nella collaborazione tra Scuole Superiori interessate a rafforzare l’insegnamento di queste materie, e business partner che utilizzano da anni la tecnologia 3D nel proprio settore, uniti dallo scopo comune di individuare contenuti e metodologie adatti alla didattica STEM tramite l’utilizzo delle stampanti 3D nelle scuole.

Avviato a Novembre 2014, il progetto si concluderà a Ottobre 2016.

I Partner

Il team Erasmus coinvolge, oltre a Cisita, Forma Futuro Scarl che svolge attività di monitoraggio e selezione in itinere dei supporti informatici,due scuole della Provincia di Parma, il Berenini e l’Istituto “Gadda” di Fornovol’Istituto Sabanci Kiz Teknik ve Meslek Lisesi (scuola tecnico-professionale turca a vocazione tessile), l’Istituto 1epalchanion (istituto tecnico-nautico cretese), e la Kirkby Stephen Grammar School (UK), che ha già partecipato all’analogo programma nazionale UK nel 2013 e metterà la propria esperienza al servizio dei partner. I partner business-oriented sono invece l’Associazione di Ricerca dell’Industria del Giocattolo, situata a Ibi nella regione di Alicante (AIJU – Asociaciòn de investigacion de la industria del juguete), e la società polacca Danmar Computers, a vocazione ICT, che mette a disposizione la propria expertise nell’ambito softwaristico. Il tutto facilitato grazie all’attività di disseminazione ad opera dell’agenzia ceca EUDA, con sede a Praga (Repubblica Ceca).

L’attività di Cisita Parma

Cisita è main partner di Progetto, a supporto della ricerca metodologica che permetterà a tutti i soggetti coinvolti di organizzare attività didattiche efficaci e in grado di rispondere agli obiettivi di PRINT STEM.

L’attività di Cisita mira a rispondere alla domanda fondamentale che sta alla base dell’intero progetto: quale potrebbe essere un impiego profittevole della tecnologia di stampa 3D per la didattica delle materie STEM?”

Per ottenere risposte autorevoli e documentate, Cisita ha costituito un Panel di 19 Esperti in materia, selezionati da ciascun partner all’interno o all’esterno della propria organizzazione: ciascun componente del Panel, scelto in base alle proprie competenze tecniche (tecnologia 3D) o di insegnamento delle materie STEM (docenti di scuola), ha ricevuto due questionari organizzati secondo il Metodo Delphi.

Il Metodo Delphi prevede la conduzione di un’indagine all’interno di un gruppo selezionato di individui, allo scopo di ottenere un consenso da parte loro intorno a un determinato problema. Si tratta di una tipologia di indagine ricorsiva, che si ripete dunque più volte, finchè si raggiunge un sufficiente grado di consenso.

Ogni esperto del Panel ha dunque ricevuto un questionario di Primo Round, in cui si chiedeva il suo parere circa gli aspetti più critici dell’insegnamento della matematica e delle scienze rispetto al target di studenti di 15 anni, e circa le metodologie, il setting didattico e l’organizzazione di sperimentazioni scolastiche che prevedano l’impiego delle stampanti 3D.

Nel questionario di Secondo Round, invece, ogni esperto ha ricevuto i risultati del precedente aggregati in forma anonima, sottoposti a una nuova valutazione per loro conferma/disconferma, con focus su capacità matematiche e scientifiche ritenute critiche per l’apprendimento e sui contenuti disciplinari potenzialmente oggetto di stampa. Inoltre il Round 2 ha chiesto a ciascun esperto di individuare oggetti fisici stampabili durante sperimentazioni 3D, e di suggerirne l’opportuna metodologia didattica.

Il risultato prodotto è l’Intellectual Output 1, dal titolo “Forecasting the impact of 3D printing technology: possibility, frequency and intensity of use as support in the teaching of mathematical and scientific skills”, una sorta di linee-guida metodologiche per aiutare le scuole coinvolte nel Progetto a erogare sperimentazioni didattiche efficaci ai propri studenti.

L’Intellectual Output 1 intende essere anche un valido strumento di disseminazione, utile per chiunque – istituti scolastici, di formazione professionali o attori nel settore business – intenda in futuro intraprendere un simile percorso per estendere l’utilizzo delle stampanti 3D a scopi di apprendimento.

Le successive attività previste dal progetto consistono nell’ideazione e sperimentazione di programmi didattici che impiegano la stampante 3D, per iniziativa sia degli studenti sia degli insegnanti.

Per informazioni: Serena Gerboni

SITO UFFICIALE DEL PROGETTO

MULTIPLIER EVENT – 7 LUGLIO 2016

Risultati Finali: