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La formazione premia le PMI

In un momento di profonda crisi economica – imprenditoriale non solo a livello nazionale, ma globale, dati incoraggianti per il mondo delle PMI giungono dal campo della formazione. Secondo i risultati della ricerca empirica commissionata da Asfor, associazione delle migliori business school italiane, a Fondazione Cuoa (Centro Universitario di Organizzazione Aziendale), è dimostrato come e quanto la formazione manageriale sia in grado di migliorare le performance aziendali. Lo studio è stato condotto su un campione di 200 persone occupate all’interno delle PMI tra componenti della compagine proprietaria e manager con ruoli chiave nella direzione funzionale o generale, di cui il 66% ha frequentato un corso executive di almeno 100 ore. L’obiettivo era quello di monitorare scientificamente la relazione esistente tra l’investimento in capitale umano e le performance dell’impresa (fattori economici, finanziari, patrimoniali e competitivi). Dati alla mano i risultati forniti da Aida (Analisi Informatizzata Delle Aziende) sono davvero sorprendenti: le aziende che hanno impiegato il proprio team di vertice in percorsi di formazione hanno segnalato una maggior capacità di resistenza alla crisi rispetto a quelle che non hanno seguito percorsi di formazione, con un significativo aumento del fatturato e un sensibile miglioramento delle prestazioni aziendali. L’investimento in formazione ha infatti dimostrato come si possa avere un ritorno nell’autopercezione del portafoglio di competenze delle persone coinvolte, modificando l’orientamento imprenditoriale dell’impresa verso una maggior proattività, propensione al rischio e aggressività competitiva, con conseguente crescita delle vendite, EBIT e ROA. Dunque investire sul capitale umano ed intellettuale sembrerebbe un’ottima risorsa per le aziende in un periodo di precaria sopravvivenza e spietata concorrenza, soprattutto per le imprese di ridotte dimensioni; tuttavia l’altro dato che emerge chiaramente dalla ricerca di Asfor-Cuoa è che tra le PMI chi punta sulla formazione è ancora un’esigua minoranza. In Italia infatti pur essendo quasi 5 milioni (di cui il 95% con meno di 10 dipendenti), molte PMI tendono a mantenere un tipo di mentalità “refrattaria” alla formazione, ritenuta senza riscontro in campo pratico e giustificabile solo in imprese di grandi dimensioni. Una logica questa che non tiene conto delle nuove realtà di mercato, come segnala anche il presidente di Asfor Vladimir Nanut, in cui: «Il vantaggio competitivo non si basa più solo sul prodotto, occorre conoscere gli strumenti adatti di gestione» (Enzo Riboni, “Più formazione, più ricavi”, Corriere della Sera 14/12/2012).

In quest’ottica Cisita Parma, organizzazione dell’Unione Parmense degli Industriali e del Gruppo Imprese Artigiane, attiva su Parma dal 1987 nell’ambito della formazione professionale, è in grado di offrire un efficace ed efficiente servizio di assistenza ed organizzazione per guidare le Aziende interessate in percorsi di formazione aziendale (anche con finanziamenti a fondo perduto), progettati sulla base dell’analisi delle esigenze formative espresse dalle singole aziende.

 

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